Gli Uccellacci di Focognano
Se Fossi Sindaco sarei l'Alunni 2.0.
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Primarie del PD di Campi Bisenzio VOL1
nel prossimo numero: Serena Pillozzi l'Alunni/a giovane.
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Fossi è in consiglio comunale dal 1999, c'era ancora le mille lire e negli allora Democratici di Sinistra si puntava molto sull'allevamento di questo giovane dirigente di partito.
Nel 2004 il giovane Fossi entra nel governo della città, è assessore nella neonata giunta Alunni
benedetta dall'Imperatore Adriano; la compianta giunta Alunni, quella che si schierò a favore dell'Inceneritore, poi contro: "Mi stenderò davanti alle ruspe" resta un cult,
poi di nuovo a favore,la giunta degli eterni indecisi,
quella del "buco di bilancio", dei derivati, del regolamento urbanistico in stallo,
dello scandalo appaltopoli, quella che finì in bellezza con l'autocommissariamento e la nomina a salvatore della patria a Sindacononeletto dell'Imperatore Adriano. Fossi c'era, sempre educato e sempre in silenzio, continuò la sua carriera da assessore, e poi di nuovo assessore nel "nuovo" governo del sempre Imperatore Adriano nelle ultime elezioni del 2008, spiccò di nuovo per il suo silenzio-assenso e per la sua educata-obbedienza al Sindaco di turno.
Fossi è l'assessore silenzioso, c'è da quasi 10 anni ma in pochi hanno sentito la sua voce. Diventa protagonista per il "caso Matteucci", un controsoffitto crolla all'interno della scuola media, e Lui da assessore alle politiche educative, dopo lunghi dibattiti che non convincono i genitori riuniti in un comitato, dopo perizie e contro-perizie non riesce a far ripare la struttura.
Oggi si ri-presenta nelle veste di candidato alle primarie del PD,
se Fosse Sindaco sarebbe l'Alunni 2.0 una versione rinfrescata di un sistema operativo,
traballante, in balia degli eventi, ma educato e silenzioso, quasi impalpabile.
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Apprezzabile l'iniziativa di Fossi, in questa sua campagna elettorale, di far tornare indietro quelle cartoline che nel lontano 2007, Lui e la Giunta fecero spedire dai cittadini al presidente della Provincia contro il progetto nefasto dell'inceneritore,
a chi dobbiamo rivolgerci per il rimborso del francobollo?
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S/Gli Uccellacci
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/Che cosa fare?/Aldo Capitini
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" Il problema del potere oggi è molto discusso. Si riconosce l'enorme pericolo della concentrazione di tanto potere esecutivo in poche mani: poche persone decidono nel campo militare, politico, economico di tutti gli esseri viventi; gli attuali controlli sono apparenti e insufficienti; l'individuo sente sempre più che poteri a lui estranei decidono su tutto, senza tenere minimamente conto di ciò che lui voglia, anzi ingannandolo per creare un consenso pubblico fittizio mediante un enorme dispiegamento di mezzi di comunicazione di massa, che sono la stampa, la televisione, la radio, il cinema. Le decisioni circa le spese, circa i programmi culturali, circa la politica nazionale e internazionale e perfino circa la guerra, passano sul capo dei singoli individui.
Che cosa fare? La risposta è questa: non isolarsi, non cercare di affrontare e risolvere i problemi importanti da isolati; da isolati non si risolvono che problemi di igiene, di salute personale e, se mai, di benessere ad un livello angusto. Per il problema sommo che è il potere, cioè la capacità di trasformare la società e di realizzare il permanente controllo di tutti, bisogna che l'individuo non resti solo, ma cerchi instancabilmente gli altri, e con gli altri crei modi di informazione, di controllo, di intervento. Ciò non può avvenire che con il metodo nonviolento, che è dell'apertura e del dialogo, senza la distruzione degli avversari,
e influendo sulla società circostante per la progressiva sostituzione di strumenti di educazione a strumenti di coercizione."
Aldo Capitini tratto da Le tecniche della nonviolenza, 1967.
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